9 giugno 2012

Pizzette allo Zafferano: le magiche figure di Joan Mirò


Tra vivaci e coloratissime gagliarde, pizzette allo zafferano in compagnia di funghi champignon trifolati, prosciutto cotto e mozzarella.



Lo zafferano, polvere d'oro tra le spezie, iniziò ad essere usato per dare sapore e colore alle preparazioni gastronomiche molti secoli fa. Nel 1450 Martino de Rossi, celebre cuoco, imbandiva le tavole degli Sforza utilizzandolo nelle sue ricette tra primi, secondi, contorni e dolci, veniva largamente usato per il suo bel colore giallo intenso, il colore dell'oro, rendendo le vivande più stuzzicanti, per le sue proprietà digestive e l'aroma generoso e prorompente, inconfondibile e dominante che trasmette alla pietanza. Grandi cuochi con l'aiuto di questa spezia sono riusciti a lanciare alcuni loro piatti di fama e successo, prezioso per eleganza e benessere, così ricco e fantasioso, non dovrebbe mai mancare in dispensa, un tocco in più per ottenere ghiotte preparazioni che soddisfano il palato e rallegrano la tavola. Non solo un super "anti" ossidante, contenendo caratenoidi e bloccando la formazione dei radicali liberi a difesa del nostro organismo, contiene anche le vitamine B1 e B2, necessarie per la crescita. 

RICETTA
Per la pasta lievita QUI. Unica variante sciogliere 2 bustine di zafferano in poca acqua e unirla all'impasto.
Per i funghi trifolati QUI

Preparazione: con la pasta lievita ottenuta formare delle pizzette del diametro di circa 8 cm e sistemarle su una teglia da forno oliata. Farcire ogni pizzetta con i funghi, il prosciutto cotto e dadini di mozzarella. Infornare a 200° per alcuni minuti. Servire calde sono una vera squisitezza.

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LE MAGICHE FIGURE FRESCHE DI MIRO'.

"Il quadro deve essere fecondo, deve far nascere un mondo. Deve essere come delle scintille, deve sfavillare come quelle pietre che i pastori dei Pirenei usano per accendere la pipa." 
                                                                                Joan Mirò



Scoprire l'animo di un artista non è semplice, tuttavia, è possibile attraverso lo studio delle forme e dei colori carpire le tracce delle sensazioni e dei pensieri impressi su una tela, il significato nello stile, la personalità. L'aspetto più interessante di Joan Mirò consiste nella raffigurazione di esseri misteriosi e bizzarri che sembrano scaturire dal mondo dei sogni tipico del surrealismo, movimento nel quale l'artista ebbe un ruolo preminente. Questa tendenza surrealista di fronte alla realtà naturale rivendica la libertà nell'uso del colore, attinta dai Fauvisti. Il fascino dei suoi colori è di forte impatto, il giallo, il rosso, il blu e il nero nelle sue realizzazioni di grande effetto. Forme in libertà, nè astratte e nè figurative, senza prospettiva. Proprio dal Cubismo trae la rappresentazione dello spazio astratto per accogliere oggetti trasfigurati e contorti dalla fantasia capace, come gli occhi dei bambini, di trovare dovunque il MERAVIGLIOSO. Tratti essenziali e intensità cromatica sprigionano la fantasia, dalle atmosfere incantate nasce un Mondo e un Universo.


Joan Mirò - Garden
Joan Mirò (1893-1983) è uno dei pittori più celebri del 20° secolo, fu anche autore di numerose litografie, acqueforti e ceramiche nel corso della sua lunga vita. Durante una convalescenza abbandona il lavoro per dedicarsi alla pittura. Nei suoi viaggi incontra gli intellettuali d'avanguardia del suo tempo, come Francis Picabia, Tristan Tzara, Andrè Masson, Jean Arp e Pablo Picasso. Verso il 1925 Mirò cessa la rappresentazione e i riferimenti diretti agli oggetti e sviluppa i pittogrammi che caratterizzano il suo stile. I dipinti di questo periodo comprendono i più belli e significativi di tutta la sua opera, rinuncia a tutta la spazialità e a tutti i riferimenti figurativi. Successivamente, la superficie della tela sarà determinata dai segni della scrittura, cifre, emblemi e figure astratte ed entità giocose. A partire dal 1944 la sua definizione in opere grafiche e plastiche, ceramiche, lavori murali monumentali e le sue sculture. In questi suoi lavori, l'artista catalano, ricerca un'arte pittorica ricca, simbolica e feconda, con l'orientamento felice a: lune, volti, stelle, animali dalle forme rudimentali e lettere. Joan Mirò sviluppa in diverse fasi il suo stile caratteristico e il suo mondo di forme e di simboli che lo hanno reso celebre.


Joan Mirò - Dancer
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